Inizio
Tutto iniziò nel 1948…
Scherzo, scherzo.
Tutto ebbe inizio all'inizio, perché è davvero difficile dire quando iniziano le cose, almeno per me. Certo, esiste quel momento ufficiale e dichiarato in cui prendono piede, però a volte iniziano molto prima; per esempio, lo sai quando inizi ad innamorarti? É difficile dirlo, nemmeno se avessi una macchina del tempo e potessi tornare a riguardare tutti quei momenti speciali saprei scegliere quello dove è iniziato tutto. E quand'è che inizi a scrivere qualcosa? Quando digiti la prima lettera o quando, mentre stai scrivendo un sacco di fesserie, ti balena per la testa un'idea assurda? Ecco.
Io ho un bruttissimo rapporto con gli inizi, anche peggio che con le fini, perché la fine è come una nebbia, una scia che si trascina per un po’, e quando sparisce nemmeno te ne accorgi perché stavi già girato dall'altra parte.
Gli inizi sono un casino perché non sai niente, sei una macchietta di inchiostro in un foglio bianchissimo, sei un 'come' in un elenco di 'perché'; insomma, è quel momento in cui potenzialmente può succedere tutto e può succedere niente e anche se sai che succederà 'qualcosa', c'è comunque il rischio che succeda 'niente'.
Ecco perché gli inizi mi fanno paura, una paura immensa, perché hanno tutto questo potenziale, che dipende da me! Da me, capito?! AAAAAAAAAAAA
E poi non è solo questo, non è solo la macchietta nel foglio bianco il problema, c'è anche un'altra cosa che mi fa tanta paura: l'inizio della fine.
L'inizio della fine è dove inizia veramente la fine, non a caso è un inizio, e questo sì che fa male. L'inizio della fine è l'antieroe dell'eureka, il negativo, l'altra dimensione, è il momento in cui muore qualcosa dentro di te e tu però stai lì come un fesso, come se ti sentissi solo in una stanza piena di gente. Senti quel 'crack' e non puoi fare proprio niente, nemmeno ripararti la testa perché mica è la fine, è solo l'inizio (della fine).
Con quante persone ho sentito l'inizio della fine, quel momento in cui lei da colorata inizia a diventare bianca e nera, e tu fino al giorno prima stavi sereno spiaggiato al sole senza sapere che da lì in poi sarebbe stato novembre.
Gli inizi della fine però, al contrario, non dipendono da me, sono proprio l'opposto rispetto alla macchietta di inchiostro, stavolta non c'è nessun 'potenziale', c'è 'qualcosa' ed è già successo e io posso solo guardare.
L'inizio, gli inizi. Come si fa a non averne paura?
Estia