Tutto quello che non ci siamo detti

Giugno 1996

Finora lui era sempre stato un colore sfumato sullo sfondo. Un punto intatto che non poteva per nessuna ragione cambiare forma, e ciò mi aveva sempre resa felice.

Ma poi un giorno all’improvviso era come se il sole avesse cambiato angolazione.

Come se io avessi sgranato gli occhi. Era un riflesso? Una stupida sensazione insensata?

Questo io non lo sapevo e non lo saprò mai.

Ma so che era fottutamente forte e che la sentivo in ogni centimetro del mio corpo, ogni volta che incontravo i suoi occhi.

Occhi che pensavo di conoscere alla perfezione.

E invece mi sbagliavo.

Mi sbagliavo perché sì, quegli occhi li avevo sempre incrociati, ma mai incontrati.

Stavolta invece, nei suoi occhi ci ero proprio entrata, e camminando, finii per perdermi in uno sguardo, improvvisamente nuovo e bellissimo.

Perché tali dettagli in quel momento, si erano dipinti di tanta intensità?

Un battito di ciglia più lento. Il suo guardarmi la bocca per poi cambiare improvvisamente discorso perché sapevamo entrambi, senza dirci nulla, che era tutto troppo sbagliato e bellissimo.

Erano cose che non mi sembrava di vedere con gli occhi, ma di sentire con le mani. Con la mia pelle.

Chissà se tutto ciò era solo frutto della mia immaginazione o se in realtà pure lui sentiva tutto questo.

Chissà se entrambi avevamo accettato il fatto che quella sensazione, forse era la più proibita, insensata e sbagliata, che potessimo sentire.

Chissà se quell’energia, era un qualcosa di nato e morto lì, o se era qualcosa a cui avremmo dovuto dare ascolto, rischiando letteralmente tutto.

Forse tutto ciò rimarrà per sempre sospeso senza risposte. Perché non sapevamo e non potevamo sapere.

Sembrava un’ombra che non volevo guardare troppo a lungo, anche se il semplice fatto di sentire tutto questo fosse già in un qualche modo, una realizzazione.

Ma forse è meraviglioso così. Non dover dare una risposta a queste emozioni.
Bensì ricordare quei momenti come un qualcosa in bilico tra razionalità e sguardi che avevano tutt’altro sapore.

- Chloe

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Faccio quella cosa con il nome inglese strano